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distanza tra i Mulini

Aggiornamento: 5 dic 2022

Per comprendere bene il complesso sistema idraulico della Valle, bisogna partire da una domanda: "" perché la distanza tra i Mulini NON è uniforme ?“”. Premessa:

L'acqua era l'energia che faceva funzionare i Mulini, dove c'era maggiore disponibilità era possibile far muovere grandi macine, dove invece la disponibilità di acqua era minore le macine erano di piccole dimensioni con la conseguenza di una resa produttiva limitata. Ma per quanto piccole le macine dovevano avere un peso e una circonferenza che riuscisse a macinare il grano diversamente non sarebbero servite allo scopo.


Questa carenza di acqua, maggiormente diffusa nel centro Sud d'Italia portò alla conseguenza logica di costruire più Mulini sullo stesso territorio, poiché è la somma che fa il totale, veniva naturale la costruzione di più edifici che facessero la stessa cosa.


Fu questa esigenza di costruire più mulini, che andrà ad influenzare la tecnica di costruzione dell'intero sistema idraulico.


L'acqua era una risorsa che non andava assolutamente sprecata ma utilizzata nel modo più redditizio possibile.

Si scelse di realizzare un impianto dove i Mulini lavoravano in sequenza a quote diverse, utilizzando tutti la stessa acqua.

Il principio di funzionamento in serie dei mulini, era valido perché l'acqua in uscita alla base di un Mulino, come nuova posizione, poteva sfruttare la pendenza del canale per raggiungere l'ingresso a monte del successivo Mulino e così di seguito per tutti gli altri posti più a valle, ma sempre costruiti ad una quota minore rispetto al precedente.


Per ottenere questo risultato era FONDAMENTALE avere canali con una PENDENZA MINIMA inferiori all'1% che permettessero il passaggio di molta acqua ma a bassa velocità, perché una pendenza maggiore avrebbe fatto aumentare la velocità dell'acqua facendola tracimare dal canale.


La valle ha una pendenza media del 5% mentre i canali erano inferiori all'1%, a questo si aggiunge il fatto che la pendenza nei vari tratti era diversa (maggiore/minore) da quella media. Fu grazie a questa differenza di pendenza (territorio/canali) che ad una certa distanza dal precedente si veniva a creare l'altezza di 7 metri dove costruire il Mulino successivo.


Il Mulino veniva costruito, non dove era comodo farlo ma nel punto in cui venivano a trovarsi queste due condizioni essenziali, senza le quali non sarebbe stato possibile costruirlo senza rinunciare alla necessità di ottimizzare al massimo lo spazio disponibile, che era l'esigenza di realizzarne il maggior numero possibile di Mulini su un territorio ristretto. Quella che oggi nelle moderne concezioni industriali viene detta "ottimizzazione degli spazi"





Questo comportò la costruzione dei Mulini in modo alternato rispetto al letto del fiume, più in basso o più in alto, era dovuto all'esigenza di ottimizzare gli spazi disponibili. Un altro tassello a riprova che si tratto di un progetto unico anche se realizzato in tempi diversi


La scelta del punto dove costruire il Mulino era dettata dalla necessità di avere un pozzo fuori terra alto 7 metri alla cui sommità doveva arrivare un canale dal Mulino precedente con una pendenza minore del'1%.


Fu quindi la pendenza naturale del territorio l'elemento cardine su cui poggiava l'intero sistema idrico della Valle dei Mulini. La forza di gravità faceva scorrere l'acqua da un mulino all'altro dopo che aveva dato moto alla macina.

Un modo ingegnoso di usare una piccola quantità di energia moltiplicata più volte nel minor spazio possibile. Tra il Presepe di Gragnano (dove si trova l'ultimo mulino della Valle come la conosciamo adesso a 120 slm) e la sorgente Forma (dove si trova il primo mulino a 250 slm) c'è una distanza di 2,1 km e un dislivello di 130 metri, su questo tratto furono costruiti 13 mulini.


Ottimizzazione degli spazi, un concetto importante nella realizzazione dei moderni sistemi industriali.

Studiando la Valle si vede che tanto moderni non sono perché era una soluzione già adottata secoli fa.


La Valle dovrebbe essere un laboratorio a cielo aperto dove studiare la tecnica usata nel passato che potrebbe tornare utile anche ai giorni nostri.

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