Mulino Porta Castello di Sotto
- Pietro INGENITO
- 12 gen
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 giorni fa
Anche se alcuni nomi sono rimasti quelli antichi, non sempre è facile riconoscere un luogo, un punto preciso della Valle facendo riferimento a vecchi quadri o disegni fatti in epoche lontane. L'orografia del territorio ha subito molti cambiamenti, alcuni sbarramenti sul corso del Vernotico realizzati per rallentare la velocità dell'acqua hanno alzato il letto originale . La strada attuale ricopre una buona parte quella antica e in molti tratti è più alta di almeno 2/3 metri rispetto a quella precedente. Tre ponti di attraversamento del Vernotico erano a dorso di mulo mentre adesso sono in piano.
Non sempre è facile come dicevo prima, ma non in questo caso. Il quadro precedente è opera di un pittore Italiano della scuola di Posillipo.
Questo successivo è lo stesso luogo disegnato a matita da un artista francese.
Che sia lo stesso luogo è di tutta evidenza per una serie di particolari tra cui spicca questo enorme masso a sinistra della strada, dall'edificio mulino, dalle sagome delle montagne sullo sfondo.
In attesa che venga rimosso il ponteggio da questo mulino (l'ultimo dei sei recuperati dal Comune di Gragnano) possiamo solo raffrontare questi due disegni con una vecchia foto di oltre trent'anni quando il mulino era nella sua forma migliore. I lavori in corso ha già rivelato che è un edificio diverso dagli altri presenti in Valle (è disposto su tre livelli). Non appena sarà possibile fotografare il lavoro finito torneremo sull'argomento in modo da avere un una documentazione completa su questo mulino e sarà importante mettere in evidenza queste foto per farlo meglio conoscere ai turisti. Intanto da alcune foto di sorvolo con il drone si può già affermare che non fosse solo mulino per macinare granaglie ma aveva anche un'altra funzione, molto probabilmente era anche segheria nel piano terra, questo è evidente dalla presenza di un pozzo fuori terra di dimensioni notevolmente maggiori degli altri presenti in valle. Pozzo in cui confluiva l'acqua in uscita dalle due ruote idrauliche situate al piano superiore. Questo significa che alla base l'energia cinetica era maggiore e quindi se ne facesse un uso diverso da quello di macinare grano come appunto lavorare il legno che ai tempi era molto usato.
A breve dovrebbe essere mostrato ai turisti di passaggio.
















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