Geniale per il tempo, le conoscenze idrauliche, evidentemente, non erano di secondo piano, per chi progettò un sistema del genere. Il principio di funzionamento in serie dei mulini, era valido perché l'uscita dell'acqua da un mulino, come nuova posizione, poteva sfruttare un successivo salto geodetico per il mulino successivo e via di seguito per tutti gli altri a posti più a Valle. La somma dell'energia potenziale dei vari salti geodetici, era l'energia totale disponibile, in successione e in aliquota, per ogni salto, di tutti i mulini. La produzione globale di macinato, nei fatti, era la somma del lavoro che per varie volte e in maniera sequenziale, faceva sempre lo stesso quantitativo di acqua.
Per comprendere al meglio il funzionamento del sistema idraulico della Valle dei Mulini, bisogna tenere presente che il tutto fu possibile grazie alla sorgente FORMA che si trova sul corso del torrente Vernotico e ad una pendenza ottimale del territorio su cui fu possibile con accorgimenti tecnici costruire una serie di mulini azionati dalla pressione generata dall’acqua in enormi serbatoi (pozzi fuori terra) che erano parte integrante e funzionale dei Mulini stessi.
Pendenza della Valle
Fu quindi la pendenza naturale del territorio l'elemento cardine su cui poggiava l'intero sistema idraulico della Valle dei Mulini. La forza di gravità faceva scorrere l'acqua da un mulino all'altro dopo che aveva dato moto alla macina e per questo motivo fu realizzato un acquedotto con una pendenza controllata che faceva da raccordo tra i vari mulini, riempendo le Torri e prelevando l'acqua in uscita per farla arrivare al mulino successivo più a valle. Il mulino seguente veniva costruito in una posizione che doveva tenere conto dell'altitudine (dislivello) dal mulino precedente e del tratto su cui era costruito e non dalla sua distanza. Questo spiega anche perché la distanza tra i mulini non è uniforme.
L'acquedotto, che ad un turista distratto può sembrare come un elemento accessorio in servizio ai mulini è invece il principale capolavoro dell'intera Valle. Dalla pendenza, tipologia di costruzione, ottimizzazione degli spazi, ci porta a ritenere che per i primi nove Mulini della Valle si trattò di un progetto unico.
con cascate d'acqua che macinassero in sequenza, con altezze geodetiche inframmezzate della stessa grandezza e che diedero origine a vari Mulini della stessa capacità produttiva.
Sistema idraulico della Valle
Acquedotti
Disegno del territorio di Gragnano, ottenuto sezionando le curve di livello lungo la valle del Vernotico. Tesi di Laurea arch. Antonio Giordano e arch. Antonio Sbrizzi 35 anni fa, con graphos a china.
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