Le ruote idrauliche dei Mulini.
- Pietro INGENITO
- 30 nov 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 22 nov 2024
L'uomo da sempre ha scelto di vivere nei pressi dei fiumi sia per la disponibilità di acqua necessaria alla vita stessa sia per garantirsi un certa sicurezza. Le palafitte sono il migliore esempio di come sia entrato in simbiosi con l'acqua da sempre.
Fu il contatto costante con i corsi d'acqua che li portò a sperimentare i primi sistemi per poter trasformarla in energia. L’uso delle ruote idrauliche risale a tempi molto antichi ed è il più antico sistema per trasformare l’energia cinetica dell’acqua in energia meccanica.
Pare che le prime ruote idrauliche furono inventate probabilmente già nel neolitico e fu certamente il primo macchinario ad utilizzare una forza fisica naturale per generare lavoro.
Quasi certamente la prima ruota idraulica fu quella azionata "da sotto" in quanto molto semplice da realizzare e da mettere in funzione .

In seguito ci si chiese come fare per l’efficienza e furono apportate modifiche al “caso base” sia dal punto di vista puramente geometrico (per esempio variando le dimensioni della pala o il diametro della ruota), sia dal punto di vista idraulico (per esempio variando la portata fluente o l’angolo di ingresso del flusso sulla superficie della pala).
La ruota idraulica fu perfezionata sempre di più per aumentarne il rendimento e nei secoli successivi fino all'avvento dei primi motori (vapore ed elettrici). Fu per migliaia di anni il mezzo che permise all'umanità di liberarsi dalla fatica ed avanzare nel progresso.
Il grano è uno dei pochi prodotti della terra che prima di essere mangiato, c'è bisogno di lavorarlo, fino a quando questa attività veniva fatta con trazione umana o animale si rendevano disponibili sempre limitate quantità di prodotto che veniva consumato dalle classi sociali più agiate. Quando poi i Mulini ad acqua resero possibile macinare quantità di grano maggiori in modo continuativo, fu possibile distribuirlo anche al popolo composto principalmente da contadini.
Si trattò di un enorme progresso di civiltà per le popolazioni contadine del medioevo le quali paradossalmente non potevano mangiare il grano che loro stessi producevano.
Oggi non si riesce a comprendere l'importanza di queste innovazioni tecnologiche che ebbero sulle popolazioni del tempo.
Quelle indicate sopra sono ruote verticali, ma non furono l'unico modo per trasformare la forza cinetica dell'acqua in moto rotativo poi utilizzato in vari modi.
Le ruote idrauliche come del resto gli stessi mulini furono oggetti di continui perfezionamenti che ne aumentarono l'efficienza, la forma delle pale in particolare per ricevere una maggiore quantità di acqua e di conseguenza fornire una spinta maggiore. Dalla semplice tavoletta inclinata al quella a cucchiaio l'esigenza era sempre quella di migliorare le prestazioni.
La scelta del tipo di ruota idraulica da utilizzare era sempre in funzione della portata d'acqua disponibile che ovviamente non era possibile aumentare.

Ma oltre le ruote verticali, in alcune aree per sopperire principalmente alla quantità limitata di acqua disponibile, si utilizzarono sistemi di macina tecnologicamente molto più avanzati con pozzi fuori terra e ruote idrauliche ORIZZONTALI. Questa tecnologia fu quella utilizzata nella Valle dei Mulini di Gragnano e in molte aree del Sud Italia.
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