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Storia e aneddoti
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Questa pagina raccoglie aneddoti Storie e fatti che hanno attinenza con la Valle dei Milini. Chiediamo a tutti di aiutarci ad arricchire questa pagina. Grazie 

Cede il muro si allarga la strada.

Come dire che non tutti i mali vengono per nuocere.

.. all'inizio del 18° secolo (1700) Napoli con oltre 400 mila abitanti era la città più popolata d'Europa, quindi logico ritenere che fosse aumentata la richiesta di macinato ai loro fornitori, quindi nella Valle bisognava bisognava produrre di più.

Durante tutto il secolo il Vesuvio eruttò decine di volte e questo portò a Napoli, persone facoltose da tutta Europa che non volevano perdersi lo spettacolo del golfo di Napoli illuminato dalle eruzioni.

E’ il periodo dei grandi viaggiatori (Gran Tour), persone facoltose, artisti, Nobili e di tutti coloro che potevano permettersi un viaggio in quel tempo.

Ma oltre lo spettacolo della natura che dava dimostrazione della sua potenza, ebbero modo di vedere, come era la vita in città.
Napoli era solitamente la fine del viaggio e dopo aver visto Roma e i fasti del suo passato, nella città partenopea i visitatori erano attratti dalla bellezza del panorama, un "Paradiso abitato da diavoli

Quasi tutti i Mulini hanno una Torre più piccola oppure un canale in tufo mentre il resto del mulino è in pietra calcarea. Questo perché furono costruite in epoche successive al periodo medioevale. Sappiamo con certezza che le prime costruzioni in tufo a Gragnano sono state realizzate a partire dal 17° secolo in poi e quindi anche le torri aggiuntive sono dello stesso periodo e inoltre in tutti i Mulini in sono presenti due piani di macina, di cui quella aggiunta successivamente veniva alimentata dalle torri costruite in tufo.

I diavoli erano i lazzari (o anche lazzaroni) giovani e anziani dei ceti popolari della Napoli del periodo che mangiavano con le mani la pasta ancora sconosciuta in altri paesi.
Ecco cosa scrisse Wolfgang Goethe nel suo libro “Viaggio in Italia” 
La gente di qui, preferendo evitare complicazioni e non avendo cucine ben attrezzate, ricorre a due risorse: anzitutto ai maccheroni, specie di pasta cotta di farina sottile, morbida e ben lavorata, che vien foggiata in diverse forme; dappertutto se ne può acquistare d’ogni genere per pochi soldi. Si cuociono di solito in semplice acqua, e il formaggio grattugiato unge il piatto e nello stesso tempo lo condisce. Vendono a tutto spiano, e sono migliaia quelli che se ne vanno portandosi il necessario per il pranzo o per la cena avvolto in un brandello di carta.
Le eruzioni del Vesuvio, contribuirono a diffondere la pasta nel mondo.

© 2017 by Ingenito Pietro - www.valledeimulinigragnano.it 

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