Mulino Porta Castello di Sopra
Il nome prende origine dal fatto che si trova appena fuori di una delle porte della terza cinta muraria del borgo di Castello che era un Oppidum ai tempi della Repubblica di Amalfi.
Un vecchio sentiero partiva dal mulino e raggiungeva Castello. Presso questo Mulino è possibile ammirare la bellezza architettonica dei canali e dell'acquedotto sia in arrivo alla sommità che in partenza alla base ed quello che meglio ci fa comprendere il riutilizzo dell'acqua con canali di uscita che alimentano il Mulino Grasso e i successivi.
Lo spiazzo davanti al mulino è un terrapieno artificiale che copri l'ansa naturale del torrente Vernotico, ciò è ben visibile dalla parete che parte dal livello del piazzale fino al letto del fiume. Come per tutti i mulini della valle, c'era anche un altro locale in cui veniva lavato il grano prima di essere macinato. Anche questo mulino ha un tetto a botte, anche se in seguito fu coperto di terreno e reso piatto, per avere una superficie livellata su asciugare il grano. Questo mulino è stato soggetto ad un'opera di riqualificazione, dopo di che è utilizzato a scopo didattico e si può ammirare l'intero sistema di funzionamento e macina del grano.
Il disegno laterale è lo spaccato tecnico del mulino. Si vede bene il sistema di funzionamento dell'insieme, La doppia ruota dell'acqua e la diversa dimensioni della colonna d'acqua nel serbatoio
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