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Mulino Di Martino

NON E' UN MULINO

Per lungo tempo si era pensato che fosse uno dei tredici Mulini, ma non è cosi. A questo edificio mancano alcune caratteristiche strutturali presenti su altri mulini. Intanto la sezione del capacità del canale di arrivo è meno di un terzo degli altri canali, quindi trasporta una quantità non sufficiente per far girare una macina. I punto di caduta nel condotto terminale non è un imbuto ma una semplice curva a 90°. L'acqua proviene dalla sorgente di San Nicola dei Miri e non è sul circuito che arriva dalla Forma. Inoltre su questo canale di arrivo è stato trovato un pozzetto (ma c'é ne erano degli altri sicuramente) che serviva a trattenere il terriccio o le pietre che cadevano dall'alto e questo avvalora la tesi che questo edificio fosse anche lavatoio pubblico.     

  la      dopo che e stato portato alla luce il canale di arrivo si è scoperto che questo edificio era adibito a lavatoio e fontana pubblica, sicuramente era anche un luogo in cui si produceva la calce idraulica come materiale di costruzione una vecchia foto di inizio secolo scorso, si vede un edificio molto grande con un tetto a cono rovesciato.

Dal numero di carri e persone che si vedono si ritiene che fu successivamente trasformato in deposito per prodotti in arrivo e partenza dalla Valle. 

Nel 1355 Ladislao di Durazzo Re di Napoli diede questo mulino in concessione a Martino Di Martino suo feudatario in cambio del pagamento di un paio di guanti, a simboleggiare la fedeltà al Re, esonerandolo dal pagamento delle tasse.

© 2017 by Ingenito Pietro - www.valledeimulinigragnano.it 

La calcara.jpg

© 2017 by Ingenito Pietro - www.valledeimulinigragnano.it 

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